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Cosa senti?

Cosa senti?

Kids n°9

Una breve esercizio di meditazione per i più piccoli: oggi ti propongo di addomesticare la mente attraverso l’uso del tatto.

La sezione Kids nasce per raccogliere brevi racconti ed esercizi di mindfulness adatti ai più piccoli.

Leggi la trascrizione della puntata

Il respiro è solo un modo che abbiamo per addomesticare la nostra mente. Non c’è assolutamente solo quello, anche se è sicuramente quello più facile perché in fondo ce lo abbiamo sempre a disposizione.

Tuttavia, oggi ti propongo di addomesticare la mente attraverso l’uso del tatto. Se puoi fai questo esercizio, questo gioco, con qualche altra persona, vanno bene anche i grandi. Scegliete cinque cose diverse a testa, possono essere cinque vestiti con tessuti diversi, cinque oggetti della casa, oppure una coperta, un vaso, un sasso, un giocattolo, uno di quei cuscini con le paillettes che cambiano colore. Scegliete cinque cose, ovviamente senza farle vedere all’altra persona e poi sedetevi nella posizione di meditazione e fate in modo, con gli occhi chiusi, di toccare i cinque oggetti che sono stati scelti dall’altro per voi. Come funziona? Magari iniziate voi con gli occhi chiusi e lasciate che la mamma, il papà o chi sta facendo questo gioco con voi vi faccia toccare con la mano i suoi oggetti. Quindi, iniziamo con il primo. Iniziate a sfiorare la superficie senza sbirciare, sempre con gli occhi chiusi. Sentite tutte le sensazioni che questo oggetto vi dà sotto le dita. È come se ci fosse una lente di ingrandimento, è come se diventaste dei microscopi viventi con cui andate a sentire tutte le sensazioni. Passate poi al secondo oggetto e fate la stessa cosa. Muovete la mano sulla superficie e sentite com’è questa superficie, se è diversa, magari è più liscia o più ruvida, più calda, più fredda. Passate ancora al terzo oggetto. Questo com’è? Siate curiosi e mantenete la vostra attenzione alle sensazioni che vi dà la mano. Passate quindi al quarto oggetto, magari c’è qualcosa di soffice o di duro, di piccolo o di grande. Poi ancora il quinto e ultimo oggetto, così sentiamo che cosa c’è e quali sono le nostre sensazioni. In pratica stiamo usando solo il tatto come punto di concentrazione, invece di sentire il respiro sentiamo gli stimoli che ci sono sotto i nostri polpastrelli.

Ora vi lascio. Fate questo gioco a turno, cambiando gli oggetti, ma ricordandovi sempre di portare l’attenzione alle sensazioni che ci sono sotto la mano. Fatelo con curiosità e ogni volta che vi viene da pensare ad altro tornate alle sensazioni sotto la mano, esattamente come quando accompagnavamo la scimmia a sedersi davanti a noi per respirare.

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