Chi sono io
2021nontitemo n°9
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Buongiorno e buon giorno 9 di 2021 Non Ti Temo.
E’ arrivato il momento del diario, del journaling, come ci piace chiamarlo (perché le cose che hanno un’aria americaneggiante ci piacciono sempre di più). Polemiche a parte, all’inizio di questo percorso e di questo mese per riprendere contatto, riordinare le idee e processare un po’ quello che è successo nel 2020 e arrivare un po’ più leggeri al 2021, avevo parlato proprio di scrivere. Insieme a tante altre cose che faremo insieme in questi 31 giorni c’è appunto quella di scrivere.
Il mio consiglio è sedersi un istante in meditazione e iniziare a calmare la mente. Magari vi guido io per i prossimi minuti e poi leggerò alcuni titoli, alcuni temi che potete scegliere per scrivere oggi. Potete scegliere quello che vi colpisce di più, quello che sentite più affine a voi, metterli tutti insieme: è una cosa abbastanza libera. Se avete più tempo, se vi piace scrivere e volete prendere ciascuno di questi temi e svilupparli separatamente sarebbe fantastico ma la scelta è vostra. Quello che ci chiedo è dedicare dieci minuti a questo tipo di scrittura. Non lasciatevi bloccare dalle idee Io non scrivo bene, Io non riesco a esprimersi, Io non sono capace perché ancora una volta questo è un esercizio che facciamo per noi, che facciamo per provare a dare voce e soprattutto a sciogliere qualche nodo. La scrittura ha questo grande vantaggio: è più lenta del nostro pensiero. Quindi, per forza di cose, se stiamo solo sul pensare a qualcosa ogni tanto ci sembra un blob informe e non riusciamo bene a chiarire tutto quanto; invece, dovendo riportare in forma scritta quello stesso blob, siamo costretti a rallentare, a scegliere un solo capo del filo da portare avanti, almeno uno alla volta. Questo ci aiuta tantissimo, perché tutti questi passaggi, tutto questo sbrogliare aiuta a fare chiarezza e ridimensionare. La scrittura ha questo grande potere: ridimensionare quello che nella testa appare enorme. Il principio è lo stesso dello stilare l’elenco delle cose da fare. Quando abbiamo tantissime cose da fare che abbiamo paura di dimenticare, scriviamo una lista, perché così da dentro la testa in cui sembrano centinaia e impossibili da ricordare diventano un numero più o meno gestibile su un foglio di carta. Così è anche per altri aspetti della nostra vita. È per questo che spingo e calco tanto sul lanciarsi nella scrittura: è uno dei mezzi che io preferisco, quindi perché non esplorarlo insieme in questi 31 giorni?
Come dicevamo prima, ora ci sediamo e iniziamo un attimo a ricordarci dove siamo. Facciamo qualche respiro, prendiamo consapevolezza del nostro corpo. Ricordo l’importanza del respirare di pancia: inspiro e gonfio la pancia immaginando un palloncino che si gonfia dalla parte più bassa dell’addome e sale; nell’espirazione sgonfio la pancia. Mi prendo il tempo che mi serve per rallentare. Qualche giorno fa abbiamo scritto le etichette che ci dà il mondo, che ci diamo noi, che ci dà la famiglia, che ci dà il lavoro. Oggi ci chiediamo:
Io come definisco me stesso/a?
Quali sono le parole che userei per descrivermi ora?
Com’è il mio modo di stare al mondo adesso?
Qual è il mio bisogno più urgente, proprio un bisogno viscerale di pancia, per sentirmi viva/o, felice e a casa in me stesso/a?
Chi sono io quando cadono tutti i miei dubbi e tutte le mie paure?
Buon lavoro, buona scrittura. Fatemi sapere come va oggi e noi ci rivediamo domani.
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