Coltivare la gratitudine
Kids n°3
Come possiamo coltivare la felicità profonda?
La sezione Kids nasce per raccogliere brevi racconti ed esercizi di mindfulness adatti ai più piccoli. E’ difficile indicare un’età minima o massima per ascoltare questi audio, io vi consiglio di testarli assieme ai più piccoli e poi di commentarli, riascoltarli, ripeterli con altre parole: insomma farli vostri!
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Abbiamo visto che ci sono due tipi di felicità: una breve, poi ci stanchiamo subito; una profonda, che invece ci illumina, ci scalda il cuore e ci fa bene, ci fa davvero bene! Come facciamo a coltivare questa felicità, questa sensazione di calore nel cuore? Si può! Abbiamo già tutto quanto. Il Buddha ha fatto un sacco di viaggi e si è confrontato con tante persone, però poi ci ha raccontato qualcosa, quindi possiamo andare a scoprire che cosa ci ha detto lui e metterlo in pratica anche nelle nostre vite.
Un primo passo è imparare a essere soddisfatti e grati di quello che siamo, di quello che abbiamo, invece di stare sempre a lamentarci o a pensare a quello che ci manca, quello che vorremmo, quello che non va tanto bene. Non è una cosa facile, né per gli adulti, né per i bambini, infatti questo è un esercizio che va bene per entrambi. È un esercizio semplice ma prezioso, perché più ci alleniamo a vedere tutto quello che c’è di bello e a meravigliarci delle cose che ci scaldano il cuore ogni giorno, meno attenzione diamo a quelle che invece un po’ di fastidio ce lo danno. Quindi ci alleniamo a dare tempo, risorse, energia e amore a tutti quello che già di bello c’è. Vi assicuro che questo cambia il modo in cui viviamo le giornate. In questo, bisogna dire la verità, i bambini sono più bravi degli adulti. Questa è una sfida per tutti, grandi e piccoli e, per favore, i più piccoli aiutino i più grandi perché ne hanno bisogno. Quello che c’è da fare è cercare le cose belle, ogni volta che c’è una cosa per cui diciamo “Wow, questa è bellissima!”. Potrebbe essere un fiorellino che vediamo mentre camminiamo per strada, oppure il fiore di una pianta che abbiamo a casa e che non avevamo mai visto prima o anche solo un pomodorino ciliegino che è veramente tondo e veramente rosso. Ogni cosa, anche la più piccola, se riusciamo a fermarci e dire “Ah, sono proprio grato per questo pomodorino tondo; sono grato per questo fiore; sono grato per questa coperta che mi stava scaldando proprio quando c’era lo spifferino nella schiena”, ci aiuta a coltivare e allenare la nostra sensazione di gratitudine per quello che già abbiamo e questo ci aiuta a raggiungere una felicità più duratura. Siccome abbiamo detto che tutti vogliamo essere felici, questo è fantastico, perché ci avviciniamo sempre di più a questa possibilità. La sfida grande è trovare quante più cose belle possibili. Come possiamo farla? Se abbiamo spazio, tempo, voglia, durante tutto il giorno: possiamo dirlo ad alta voce a chi ci sta accanto. Potete prenderla come sfida tra le persone che stanno ascoltando adesso questo audio: diciamoci quante più cose belle vediamo e notiamo durante la giornata. Un altro modo di portare avanti questa pratica che fa veramente bene è, prima della buona notte, dirsi tre cose belle di quella giornata, tutti insieme: non solo la mamma, non solo il papà, non solo il bimbo, non solo la bimba. Prima della buona notte, “Tre cose belle di oggi sono…”. A turno tutti possono dirlo ad alta voce. Vedrete che sarà più facile per i bimbi che per gli adulti. Fatemi sapere come va!
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